In pochi lo ricordano, ma la trilogia di Peter Jackson degli anni 2000 non è stata il primo tentativo di far diventare film i libri di Tolkien. Esiste infatti un’edizione a cartoni animati del Signore degli anelli, realizzata nel 1978.
Alcune curiosità
1. Peter Jackson l’ha amata
Peter Jackson, il regista della nota trilogia degli anni 2000, ha dichiarato di aver visto questo film, e di averne tratto ispirazione per la sua versione. L’ha definito un “tentativo coraggioso e ambizioso”.
2. Ci ha lavorato Tim Burton
Il film impiegò in totale una ventina di animatori, tra cui un giovanissimo (e allora sconosciuto) Tim Burton.
2. Il film è realizzato con una tecnica piuttosto rara
Il film è interamente realizzato con la tecnica di animazione detta rotoscopio (caduta in disuso dopo gli anni 90), il che lo rende esteticamente molto diverso dalla maggior parte degli altri film animati. Se vuoi sapere come funziona ne parliamo in fondo a questo articolo più in dettaglio.
Leggi qui prima di vedere il film:
L’idea originaria era di fare due film che riassumessero i sei libri in cui Tolkien ha diviso l’opera. Il secondo non venne mai realizzato per questioni economiche. Il film segue quindi le vicende del primo romanzo, La Compagnia dell’Anello, e metà del secondo, Le due torri. La storia si interrompe alla fine della battaglia del Fosso di Helm.
Di seguito pubblichiamo l’intero film in italiano, che oggi si trova gratis sul sito Dailymotion.com
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
Parte Quarta
La tecnica del rotoscopio
Come già accennato, la tecnica usata in questo film è quella del rotoscopio, che consiste nel filmare le scene con attori reali e poi ricalcarle. In origine si proiettavano le immagini filmate fotogramma dopo fotogramma su un pannello trasparente, che fungeva da tavolo luminoso per il disegnatore, che le ricalcava.
Questa tecnica è stata impiegata per realizzare video musicali d’effetto, tra cui Yellow submarine dei Beatles e Take on Me degli A-ha. Negli anni novanta la tecnica è stata resa più veloce tramite l’uso del computer. Esempio sono due film di Richard Linklater: Waking Life (con Ethan Hawke) e A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare (con Keanu Reeves).
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Google sa, Google apprezza e Google promuove. <3
(Trento, 1983) Content creator, primo tiktoker italiano a parlare di cinema. Sceneggiatore ed esperto di storytelling. Ha pubblicato due romanzi grafici: “La principessa che amava i film horror”, e “The moneyman”, una biografia di Walt Disney a fumetti. Quest’ultimo è pubblicato in quattro Paesi. Laureato in Scienze della Comunicazione e diplomato in Book Publishing Strategies a Yale. Ha fondato Ilovestorytelling.it con tanto amore.
Qui ci proponi un ripescaggio cult, opera di un autore maiuscolo mai abbastanza idolatrato, Ralph Bakshi! Uno che al suo primo lungometraggio animato ti tira fuori “Fritz il gatto”. E che poi snocciola perle del calibro di “American Pop”, “Fire and Ice” (anche queste in rotoscope) e lo psichedelico film in tecnica mista “Fuga dal mondo dei sogni”, con Brad Pitt e Kim Basinger.
La cosa bizzarra è che il suo “Signore degli Anelli” fu considerato dai produttori un insuccesso nonostante avesse incassato otto volte il budget speso…
Spettacolare! Non avevo idea che esistesse ed è stata una piacevole sorpresa.
Fighissimo
Ma che bello, mi ricordo che lo guardavo da bambino a Natale insieme allo speciale su chi ha rapito topolino…
Ģ R A Z I E !
G R A Z I E
molto interessante, grazie. Auguri!
Che chicca! Bellissimo articolo, non vedo l’ora di guardarli tutti, il mio tessssoro! Grazie Ale! 🎄
Grande De Santa !!
Stasera mi sa che mi sparo IL SIGNORE DEGLI ANELLI a cartoni, grazieeeeee!!
R.
stupendo 🤩
Articolo super interessante e cartone animato da guardare assolutamente per passare un fantastico Natale!
TNKS!
Ho scoperto una cosa che non conoscevo… che dire, lo zampino di Tim Burton si vede eccome. Peccato non abbiano fatto i sequel, era davvero bello!!
Primo!
Da amante del genere, ricordavo il cartone animato e conoscevo le vicessitudini economiche del progetto, che non rientrarono mai dello sforzo economico.
Non sapevo che Burton ci avesse lavorato. Grazie!
Non ci posso credere! Bellissimo!
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The broad spectruhm of dances includes contemporary, classical, ballroom, street, jazz, hip-hop, musical theatre causing all of their sub-genres. Minh Gutschow
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